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Il commissario Arienti viene mandato alla DIA per dare man forte nelle indagini in corso e si trova, suo malgrado, coinvolto da subito in un caso di omicidio piuttosto delicato: la morte di un capitano di vascello, caduto vittima di un'imboscata in perfetto stile mafioso. Con l'aiuto dell'ispettore Luciani, il commissario viene presto a scoprire che poco prima della morte la vittima aveva ricevuto, come avvertimento o intimidazione, una civetta intagliata con un occhio solo. Questa civetta "ciclope" sembra essere la chiave del delitto, e, mentre le indagini si allargano a macchia d'olio, Arienti scoprirà ben presto i risvolti di una storia rocambolesca che lo porterà dal Vaticano a Cipro, a Napoli, a Marsiglia, finché un delitto passionale non arriverà a sbrogliare l'intricata matassa.
